Castello di Proh
Regione Piemonte
Provincia di Novara
Comune di Briona
Documentazione fotografica
Il lato est:
l'accesso al centro non era presente in origine, sotto la torre "rivellino" gli scassi della posterla pedonale oggi murata.
L'angolo di Nord-est
Il lato sud:
Il lato ovest:
con l'accesso carraio originario, si intravvede lo scasso mono bolzone del ponte levatoio.
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
-
Il castello è a pianta rettangolare asimmetrica con due torri circolari agli angoli nord-est e sud-ovest.
-
Circondato da un fossato, oggi non più esistente, presentava come accessi una posterla pedonale sul lato est ed un passo carraio ad ovest, entrambi dotati di ponte
levatoio.
-
Tutto l'edificio è dotato di un apparato a sporgere con lunghe caditoie decorate a dente di sega, tipiche dei castelli novaresi del'400.
Conservazione:
- Il castello fu restaurato nel 1960, rispettando le forme originarie.
Storia:
-
Il castello di Proh, sito nell'omonima frazione del comune di Briona, sorge al limitare delle colline novaresi.
-
Fu edificato per volere di Francesco Sforza nella prima metà del XV secolo, probabilmente per scopi ludici e non militari, in quanto le sue piccole dimensioni e la sua
posizione non lo rendevano certo un baluardo difensivo, in oltre a breve distanza ed in punti strategici per il ducato di Milano, esistevano già i castelli di Briona,
Barengo e Castellazzo Novarese.
-
Come il vicino castello di Briona, dopo la metà del 400 passò in feudo ai Tornielli.
-
Nel 1495 fu occupato dall'esercito di Ludovico il Moro.
-
Nel 1597 passò ai Caccia.
-
Nel 1672 fu acquistato dai fratelli Cattaneo di Novara.
-
Nell'Ottocento fu trasformato in cascina dalla famiglia Fantoni.
-
Verso la metà del secolo fu venduto al conte Arese Lucini.
-
Nel XX secolo fu acquistato dalla famiglia Varelli.
-
Pochi anni dopo lo acquistarono i Marelli di Milano, attuali proprietari.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.