‘Broletto’ o Palazzo della Comunità
detto anche Palazzotto
Regione Piemonte
Provincia di Novara
Comune di Orta San Giulio
Documentazione fotografica
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Broletto o Palazzo della Comunità detto anche Palazzotto
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Orta San Giulio - isola di San Giulio
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Costruito nel 1582, nei secoli fu il fulcro del potere dello stato episcopale della Riviera e sede dell’Universitas Ripariae, organo di governo della comunià.
Struttura:
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Struttura quadrilatera rettangolare su due piani.
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Il piano terra presenta un porticato con lati di due e tre arcate dove ogni mercoledì si svolgegeva e si svolge il mercato.
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Una scaletta esterna, situata in un angolo del porticato conduce al piano superiore, dove si trova una grande sala con finestre affacciate sulla piazza
detta sala del consiglio, in cui è presente un affresco di epoca barocca che rappresenta i santi Giulio e Francesco con la Madonna attribuito a Giacomo Filippo Monti.
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Le pareti esterne dell'edificio sono decorate con gli stemmi di alcuni vescovi di Novara che si succedettero nel governo della regione;
la facciata a destra dell'ingresso riporta lo stemma di Orta, accompagnato dalla scritta "Hortus Conclusus", a sottolineare sia la collocazione geografica che l'autonomia della Riviera.
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Nella facciata occidentale e in quella principale si trovano rispettivamente una e due meridiane:
si tratta di orologi solari che servivano ad indicare il trascorrere del tempo tramite i movimenti dell'ombra prodotta dal sole su delle linee numerate.
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I tre quadranti sono stati rovinati dal tempo ed è impossibile la lettura delle ore, tuttavia è ancora possibile vedere i simboli dei mesi, le decorazioni e
le linee orarie.
Conservazione:
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In ottima conservazione.
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L'Assessorato al Turismo e alla Cultura di Orta concede l'utilizzo degli spazi espositivi a terzi per la realizzazione di mostre e iniziative culturali.
Storia:
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Nei secoli fu il fulcro del potere dello stato episcopale della Riviera e sede
dell'"Universitas Ripariae", suo organo di governo.
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Qui si riuniva il Consiglio Generale (composto dai deputati del feudo
vescovile), per cui può essere considerato il
simbolo del lungo autogoverno che caratterizzò la comunità della Riviera.
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Questo organo esercitava il potere legislativo ed esecutivo, comprese le importanti decisioni sulle condanne capitali.
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Il consiglio si riuniva tutti i mercoledì e la convocazione avveniva al suono di una campana ancora visibile e in funzione.
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I membri del Consiglio seguivano un “modus operandi” sorprendentemente democratico:
dopo aver formulato e ascoltato le varie proposte avanzate nel corso delle riunioni,
riferivano alle loro Comunità di provenienza per poi notificarne le decisioni alla successiva assemblea.
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Il fatto che il palazzo fosse sede dell'esecutivo è evidenziato dalla presenza, sopra la porta, del dipinto di una "Donna raffigurante la Giustizia" con ai lati due angeli recanti la spada e la bilancia.
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