Castello - Ricetto di Ghemme
Regione Piemonte
Provincia di Novara
Comune di Ghemme
Documentazione fotografica
L'angolo sud est :
L'angolo nord est
L'interno del Ricetto:
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Il castello-ricetto di Ghemme nacque all’epoca delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, che segnarono tutto il territorio con saccheggi e incendi devastanti.
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La definizione doppia di “castello-ricetto” viene data in quanto quello di Ghemme, nonostante abbia le sembianze di un ricetto, in realtà non è altro che un esteso
castello fortificato abitato e non usato solo come deposito di derrate.
Struttura:
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Il Complesso si presenta come un vero e proprio borgo fortificato, ha una superficie complessiva di 12.000 mq, è di forma rettangolare
attraversato da una strada centrale che collega i lati nord - sud, circondato da un muro difensivo con merlatura alla ghibellina e da
un fossato, non più presente.
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In origine la via principale non aveva sbocco sui due lati, ma era chiusa dalle mura e l’accesso era possibile unicamente dal torrione, con ponte levatoio,
oggi non più esitente, che dava
sull’attuale Piazza Castello.
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Il lato opposto, sulla roggia Mora, era protetto da due torri cilindriche agli angoli, di cui oggi solo
quella a sud-ovest è conservata.
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Gli edifici, con i muri di ciottoli posti a spina di pesce e
intervallati da corsi di mattoni, presentano al piano terra la cantina a quello superiore l’abitazione vera e propria
a volte dotata di camino a sporgere e al di sopra un “solario” per il deposito dei grani.
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All’interno del castello possiamo ammirare ancora oggi alcune finestre a sesto acuto, decorate esternamente con formelle in cotto.
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Al primo piano di alcune abitazioni si trovano i caratteristici soffitti a cassettoni.
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Le case di maggior pregio avevano talvolta le pareti affrescate
e va ricordato che uno degli affreschi più celebri la “Deposizione” (XV secolo)
è conservata presso i Musei Civici di Novara.
Conservazione:
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Con l’acciottolato recentemente ristrutturato e la giusta illuminazione delle vie
che ricreano l'atmosfera dei secoli passati, il ricetto di di Ghemme risulta
uno dei meglio conservati
del Piemonte.
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Oggi, come allora, nelle cantine del ricetto riposa il frutto prezioso delle Colline Novaresi, il Ghemme Docg, prodotto dal lavoro e dalla capacità dei vignaioli
ghemmesi.
Storia:
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Ghemme viene citata per la prima volta con il nome di "locus Agammi" in un documento dell’anno Mille e diventa di grande importanza trovandosi al centro di
una contesa, con distruzioni e saccheggi in tutto il territorio, tra le opposte fazioni dei guelfi Brusati e dei ghibellini Tornielli, agiate famiglie del Novarese.
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Nel XIV secolo fu occupata dal Marchese del Monferrato, durante gli scontri con i Visconti.
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Nel XV secolo fu sede del trattato di pace fra Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, e Filippo, fratello di Amedeo IX, duca di Savoia, trattato identificato
come la "Pace di Ghemme".
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