Castello Sforzesco di Galliate
Regione Piemonte
Provincia di Novara
Comune di Galliate
Documentazione fotografica
Il lato sud con centralmente, il rivellino d'accesso con il passo carraio e la
posterla pedonale originariamente dotati di ponti levatoio, ai lati le due torri angolari.
La torre di Sud Ovest.
La torre di Nord Ovest.
La torre di Sud Est con il ponte d'accesso alla torre, originariamente non presente.
Il lato Est (come originariamente doveva essere anche il lato Ovest).
Notare lo scasso della posterla pedonale murata.
il lato Nord con centralmente il rivellino d'accesso, con il passo carraio e la posterla pedonale, originariamente dotati di ponti levatoio.
Il muro di cortina del lato di ponente distrutto con una mina e attualmente sostituito da un muro perimetrale e da fabbricati moderni.
L'edificio con torretta, costruito all'inizio del Novecento.
Descrizione
Tipologia:
- Castello - Rocca militare
Struttura:
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L'edificio si sviluppa su un quadrilatero regolare costituito da spesse mura fortificate di oltre 3 metri di spessore, i cui lati misurano circa 110 x 80 metri.
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La struttura è tuttora interamente circondata da un fossato (prosciugato) che originariamente aveva larghezza di oltre 20 metri e prendeva acqua dalla roggia di
Codimonte presso Bellinzago.
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La rocca è dotata di quattro torri angolari e due rivellini d'accesso, posti sui lati sud e nord, contenenti i passi carrai e le posterle pedonali, tutti
originariamente dotati di ponti levatoio.
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Una posterla con ponte levatoio, oggi murata, era presente nella torre nord-est.
Conservazione:
- In ottimo stato di conservazione.
- Il comune di Galliate ha intrapreso un piano di restauro conservativo per restituire al castello l'antico splendore.
Storia:
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Nel medioevo il sito di Galliate fu da sempre un baluardo strategico dei milanesi contro Novara.
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Una prima fortificazione a Galliate sorse probabilmente all'inizio del X secolo, durante il regno di Berengario I.
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Nel 1154 di Federico Barbarossa distrusse in zona, un castello che potrebbe essere identificato con quello di Galliate.
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Nel 1168 il Barbarossa lo ricostruì, ma venne nuovamente distrutto pochi anni dopo dai novaresi.
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Alla fine del Duecento, famiglie locali alleate di Ottone Visconti assunsero il controllo di Galliate, occupandone la fortificazione.
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Agli inizi del XV secolo, Filippo Maria Visconti fece costruire una rocchetta a uso residenziale all’interno della fortezza.
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Nel 1476, Galeazzo Maria Sforza, sulle basi della precedente fortezza, fece erigere l'attuale castello, su progetto degli architetti militari Ambrogio Ferrari e
Danesio Mainerio.
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Il 26 dicembre 1476, in relazione all'assassinio del duca Galeazzo Maria, i lavori di costruzione si fermarono ed il castello rimase incompiuto.
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Nel 1496, Ludovico il Moro riprese i lavori e fece trasformare la fortezza in una comoda residenza di caccia.
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Nel 1532 divenne il centro del feudo del ramo Caravaggio degli Sforza, che ne mantennero il possesso sino alla fine del '600.
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Durante questo periodo, il castello subì diversi adattamenti, che però non ne compromisero la struttura.
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Successivamente vennero effettuati profondi mutamenti agli edifici situati all’interno del perimetro della fortezza, sino all'abbattimento del maschio centrale
che risaliva all’epoca dei Visconti.
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Nell’anno 1645, per "ordine regio", il muro di cortina del lato di ponente viene distrutto con una mina, attualmente sostituito da un muro perimetrale e da fabbricati
moderni, tra cui l'edificio con torretta, costruito all'inizio del Novecento.
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Nel 1878 venne frazionato tra più proprietari, che dettero inizio a degli interventi di restauro.
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Oggi appartiene in buona parte al Comune che ha intrapreso un piano di restauro conservativo per restituire il castello all'antico splendore.
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