Rocca dei Caccia di Castellazzo Novarese
Regione Piemonte
Provincia di Novara
Comune di Castellazzo Novarese
Documentazione fotografica
Il lato Sud - Sud-Est (il castello non è posizionato esattamente sui punti cardinali).
L'angolo con le facciate Ovest e Sud
L'angolo con le facciate Sud ed Est.
Si noti a destra la torre/rivellino a presidio dell'entrata principale, oggi murata.
L'antica entrata principale, in cui si notano gli scassi dei bolzoni per la manovrava dei ponti levatoio: due per il ponte carrabile e uno
con forcola per la posterla (accesso pedonale).
Descrizione
Tipologia:
- Castello - rocca - ricetto
Struttura:
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Oggi la fortezza si presenta come un vasto ed imponente complesso di edifici di epoche diverse, costruiti principalmente tra il XV e XVII secolo, con funzioni
militari e di ricetto.
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La porzione occidentale presenta un poderoso muraglione trecentesco, coronato da eleganti merlature e da fregi in cotto; ai piedi della quale si notano gli scassi
di una posterla pedonale.
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La rocca vera e propria, posta all'angolo Sud-Est del complesso, è separata dal resto delle costruzioni da un fossato che in origine la circondava completamente.
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Alla rocca si poteva accedere da tre ingressi protetti da ponti levatoio:
- Sul lato Est, l’ingresso principale, presieduto da uno pseudo rivellino con ponte levatoio carraio e posterla, di cui rimangono solo le sedi dei bolzoni.
- Sul lato Ovest, una porta, munita di piccolo ponte levatoio.
- Sul lato sud una posterla pedonale.
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Annessi al castello vero e proprio, verso est, sorgono altri edifici di età rinascimentale e barocca, tra i quali la chiesa privata.
CConservazione:
- Il complesso mantiene un accettabile stato di consrvazione.
Storia:
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Il paese di Castellazzo Novarese sorge verso la fine del medioevo attorno ad una vecchia fortificazione appartenuta alla potente famiglia dei Da Camodeia;
anticamente Castellazzo era denominato Camodeia.
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Nell’ottobre 1140 l’imperatore Corrado III confermò al conte Guido di Biandrate diritti signorili e privilegi feudali su circa 30 località, fra le quali Camodeia.
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Al principio del XIII secolo Novara fondò il borgo franco di Mandello allo scopo di spopolare ed indebolire i due centri di Camodeia e Proh.
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Nei primi anni del Quattrocento la famiglia novarese dei Caccia da Mandello, acquistarono l'antica fortezza dei Da Camodeia e le estese proprietà terriere circostanti.
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Tra il 1470 ed il 1490, la famiglia Caccia edificò la Rocca oggi visibile, occupando l’angolo sud-occidentale della vecchia struttura medievale, lasciando inalterati
fabbricati e costruzioni del preesistente castrum, a formare una specie di ricetto in funzione di fattoria agricola fortificata.
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Il 20 marzo 1470 Alpinolo da Casate giurò fedeltà a Bona di Savoia, signora del Novarese, come feudatario di Castellazzo e Mandello con relativi diritti giurisdizionali
e fiscali, ma i castelli rimasero di proprietà dei Caccia.
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Il 1° ottobre 1712, Gaudenzio Caccia, già padrone di numerose cascine e terre, acquistò il feudo, compreso il diritto di nominare il podestà e di riscuotere le tasse.
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I suoi eredi ottennero nel 1771 il titolo di conti e conservarono il loro dominio fino all’abolizione del feudalesimo.
Glossario:
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Bolzoni: travi per la gestione dei ponti levatoio.
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posterla: accesso pedonale munito di ponte levatoio, azionato da un solo bolzone con forcola.
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Rivellino: torre posta a presidio degli accessi di una fortificazione, normalmente staccata da essa e dotata di due ponti levatoio, uno per l'accesso
dall'esterno e uno dal rivellino al castello.
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