Castello di Malpaga
Regione Lombardia
Provincia di Bergamo
Comune di Cavernago - località Malpaga
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
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Il castello è a base quadrilatera protetto da due cerchia di mura e da due fossati:
- all’interno del primo fossato, attualmente non più visibile, c’erano le scuderie e gli alloggi dei soldati;
- il secondo fossato invece circonda tuttora il castello.
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Tutta la costruzione è realizzata in ciottoli alternati con masselli in cotto.
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Sulla facciata esterna delle mura della nuova costruzione, voluta dal Colleoni, si possono notare le tracce della merlatura della fortificazione originaria.
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Nel cortile interno dell’edificio, ciò che colpisce maggiormente il visitatore, sono i grandi dipinti posti sulle mura esterne e sotto il portico, commissionati
tra il 1520 e il 1530 dai nipoti dello stesso Colleoni.
Conservazione:
- Il complesso è stato da poco restaurato.
Storia:
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Il castello risale al sec. XIV, ma fu rimaneggiato sostanzialmente da Bartolomeo Colleoni "Capitano Generale di Venezia", che lo acquistò nel 1456, dal Comune di
Bergamo per 100 ducati d'oro.
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Il castello era diroccato e non consono alla difesa da armi da fuoco, così lo ristrutturò trasformandolo in inespugnabile fortezza e sontuosa residenza.
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Per testimoniare il suo successo socio-militare, oltre che politico, accolse a "corte" come magnate i pittori ed i letterati più in voga del tempo.
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Emblematica fu la visita di Cristiano I°, Re di Danimarca in viaggio come pellegrino a Roma, scortato dal Duca di Sassonia e 200 cavalieri: il Colleoni lo accompagna
al suo castello con un seguito di 500 cavalieri.
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Bartolomeo Colleoni ebbe solo discendenze femminili: Ursina, Isotta, Caterina, Medea, Dorotina, Riccadonna, Cassandra, Polissena.
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Alla sua morte, avvenuta il 2 novembre 1475, il castello di Malpaga passò ai suoi nipoti Estore, Giulio e Alessandro Martinengo-Colleoni, figli di Gerardo Martinengo
e di Ursina Colleoni.
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Nel 1880 Malpaga rimasta sino ad allora in possesso dei Martinengo-Colleoni, diviene di proprietà dei Conti Roncalli.
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Nel 1924 passa alla famiglia Crespi.
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Oggi è di proprietà della Malpaga SpA.
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