Castello Trecchi di Maleo
Regione Lombardia
Provincia di Lodi
Comune di Maleo
Documentazione fotografica:
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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La storia dell’edificazione del Castello Trecchi si fa risalire intorno al XV secolo, a progettarlo fu Pellegrino Tibaldi, un architetto lombardo
molto famoso per la sua carriera architettonica.
Struttura:
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L’edificio rettangolare, con due fronti, una verso il cortile e una verso il parco dominante la vallata dell’ultimo tratto del corso dell’Adda.
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L’entrata è costituita da un antico torrione merlato che chiude il muro di cinta del parco.
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Sul versante del parco un'ampia scalinata in pietra con al centro un ninfeo decorato con una statua di Fauno si erge come accesso al castello.
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La facciata che dà sul cortile risente delle modifiche apportate nel corso del XVI secolo e presenta una loggia a tre fornici su colonne in granito.
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L'interno si struttura su più piani e al di sotto del livello del cortile è presente un piano interrato con una ghiacciaia.
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Il parco, originariamente conosciuto come "Piazza d'armi", si presenta come giardino incolto.
Conservazione:
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Nel 1998 il castello viene posto all'asta dal tribunale di Lodi e acquistato da una società immobiliare bresciana con l’intento di restaurarlo, ma
per la morte del proprietario dell'azienda i lavori sono interrotti ed il maniero è riposto in vendita.
Storia:
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La prima fonte che cita il castello di Maleo risale al 5 settembre del 991 quando un certo Gualtero, giudice e messo dell'imperatore Ottone III conferma una donazione
in cui si parla di Ermengarda, signora del castello di Maleo e moglie di Rotglero conte di Bariano.
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Nel 1157 il castello di Maleo viene distrutto dalle truppe cremonesi, che procedono, poi, alla sua ricostruzione in supporto del forte di Pizzighettone.
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Il 2 aprile 1164 Federico Barbarossa dona il castello di Maleo al vescovo di Cremona, suo alleato nella lotta con Milano.
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Nel 1261 viene conquistato da Napoleone della Torre.
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Nel 1294, tornato in possesso dei milanesi, viene assediato da soldati cremonesi, ma l'assalto fallisce a causa dall'intervento di truppe piacentine alleate dei
Visconti.
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Nel cinquecento il castello, ad opera del nobile cremonese Teodoro Trivulzio, viene completamente ricostruito.
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Nella seconda metà del seicento il complesso diventa proprietà della famiglia Trecchi.
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I Trecchi rimangono proprietari del castello sino all'arrivo delle truppe napoleoniche nel 1796.
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Con il ritorno degli austriaci in Lombardia, nel 1813 dietro pagamento di una tassa di affrancazione, la famiglia Trecchi rientra in possesso del maniero.
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Nel 1998 il castello viene messo all'asta dal tribunale di Lodi.
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Tre anni più tardi l'immobile viene acquistato dalla società bresciana Immobiliare Eleonora che inizia il restauro, ma negli anni successivi, per la morte del
proprietario, i lavori sono interrotti ed il maniero riposto in vendita.
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