Rocca Estense
o
Castello Delle Rocche Di Finale Emilia
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Modena
Comune di Finale Emilia
Documentazione fotografica
La Rocca estense del dopo terremoto: anno 2014
Il lato Ovest:
le torri angolari
Il lato Nord:
quello più antico e completamente distrutto, al centro i resti del mastio
Il lato Est:
Il lato Sud:
La Rocca estense del dopo terremoto: anno 2021
La mappa del Castello
Descrizione
Tipologia:
- Rocca - architettura castrense del XV secolo
Origini:
- Le fortificazioni originarie si fanno risalire a prima del 1213 e vennero realizzate per difendere e controllare il territorio dagli attacchi
alla famiglia guelfa
degli Estensi ad opera dei ghibellini modenesi.
Struttura:
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Planimetria a quadrilatero irregolare con collocazione anomala del mastio rispetto alle altre torri, tutte poste in posizione angolare.
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Questa anomalia si deve alle diverse epoche di costruzione dell'insieme.
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Nella prima metà del 1400, il complesso prettamente militare venne trasformato in sontuosa residenza signorile.
Conservazione:
- In fase di ricostruzione dopo il terremoto del 2012
Storia:
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Situato lungo l’antico corso del Naviglio, il Castello delle Rocche (o Rocca Estense) mantiene oggi pressoché intatto il suo impianto quattrocentesco, che ne fa uno dei più
bei castelli dell’Emilia Romagna e un gioiello dell’architettura militare del XV secolo.
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Le fortificazioni originarie si fanno risalire a prima del 1213 e vennero realizzate per difendere e controllare il territorio dagli attacchi alla famiglia guelfa degli Estensi
ad opera dei ghibellini modenesi.
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Visto il valore strategico e commerciale di Finale, posto su di una linea di importanti traffici fluviali, a partire dal 1213 tutta la struttura venne innalzata e potenziata.
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Il Comune di Modena costruì la Torre del Popolo Modenese, oggi Torre dell’Orologio , e innalzò il mastio del castello (entrambi andati completamente distrutti nel 2012), sulla struttura difensiva della porta della cerchia del borgo e tutte le strutture difensive furono adeguate alle necessità di controllo del territorio e dei suoi traffici.
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Scavi archeologici hanno evidenziato la presenza di un grande recinto in muratura che racchiudeva, attorno al mastio, una superficie di circa 440 mq.
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Nel XIII secolo il canale Naviglio (nel quale alla metà del XIV° sec. furono immesse le acque del fiume Panaro), fu deviato ed introdotto attraverso la porta occidentale nel cuore del borgo.
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Il castello venne circondato su tre lati da un fossato inondato con le acque del Canale, mentre sul lato settentrionale il Canale stesso costituiva un naturale elemento di difesa.
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Nel XIV secolo si diede atto alla ristrutturazione del castello, dando al complesso l'attuale aspetto.
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Nel 1402, Nicolò III d'Este, allora signore del territorio modenese, cinse l’abitato di nuove mura e incaricò Bartolino Ploti da Novara, autore dei castelli di Ferrara, Mantova e San Felice, di trasformare la roccaforte militare in una raffinata residenza signorile.
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Purtroppo il terremoto del 2012 ha semidistrutto, come gran parte dei castelli della zona, questa magnifica struttura.
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