Castello Visconteo di Lodi
Regione Lombardia
Provincia di Lodi
Comune di Lodi
Documentazione fotografica :
La porta Imperiale
Resti delle antiche mura del lato est
La base del rivellino che proteggeva l'accesso del lato est
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Edificato da Federico Barbarossa nella seconda metà del XII secolo e riadattato da Napo Della Torre nella seconda metà del XIII.
-
Ricostruito e ampliato da Barnabò Visconti nella seconda metà del XIV secolo, con l'aggiunta di 4 torri e di prigioni sotterranee, assume l'attuale configurazione.
-
Francesco Sforza nel 1456 fa aggiungere una torre.
-
Durante la dominazione austriaca un intero lato del castello venne distrutto per trasformarlo in caserma.
-
All'inizio del Novecento la torre rotonda, mantenendo l’originale il basamento a scarpa sul quale si innesta il corpo cilindrico, è stata ricostruita per ospitare
la cisterna dell'acqua potabile.
Struttura:
-
Attualmente del castello, originariamente quadrilatero, rimane un corpo ad “L” con sull’angolo di nord-ovest la torre rotonda; più staccati sorgono i resti della
"Porta Imperiale" ricostruita negli anni cinquanta con l'utilizzo di mattoni in gran parte originali e sul lato est la base di parte delle originarie mura e del rivellino
d'accesso, demoliti dagli austriaci.
Conservazione:
-
Il castello è sede della Questura di Lodi.
Storia:
-
Edificato da Federico Barbarossa nella seconda metà del XII secolo e modificato da Napo Della Torre nella seconda metà del XIII.
-
Ricostruito e ampliato da Barnabò Visconti nella seconda metà del XIV secolo, con l'aggiunta di 4 torri e di prigioni sotterranee, assume l'attuale configurazione.
-
Nel 1416 Filippo Maria Visconti rinforzò il rivellino interno con una rocca fortificata fuori dalle mura.
- Nel 1456 Francesco Sforza fa aggiungere sullo spigolo a nord, una torre rotonda, opera dell'ingegnere Serafino Gavazzi, affiancata a quella di pianta quadrata di
cui il castello già disponeva.
-
Tra il XVI e il XVIII secolo il castello subì adattamenti nei sistemi difensivi per rispondere adeguatamente agli attacchi con le nuove armi da fuoco.
-
Le mura divennero più spesse e furono innalzati baluardi per tenere distanti le artiglierie nemiche.
-
Sotto la dominazione austriaca di Giuseppe II inizia un vero e proprio lavoro di demolizione:
furono riempiti i fossati, tolti i ponti levatoi e distrutto un intero lato del castello che venne trasformato in caserma, sui tre lati rimasti furono costruiti
dei porticati sovrastati da un doppio ordine di logge.
-
Nei primi anni del XIX secolo il castello perse il suo vero aspetto e la sua funzione.
-
Nel 1906 il Torrione, che divenne uno dei simboli di Lodi, fu ricostruito per ospitare la cisterna dell'acqua potabile dell'acquedotto comunale.
-
Negli anni duemila grazie all'iniziativa di un'associazione privata, sono stati scoperti, ad una profondità di circa sei metri sotto il castello, alcuni cunicoli,
che in alcuni punti si sviluppano su due livelli comunicanti fra loro, con condotti principali alti sino a 2,70 metri in modo da consentire il passaggio di un uomo a
cavallo.
-
Tuttavia le indagini risultarono piuttosto difficoltose a causa del fatto che negli anni cinquanta essi furono in gran parte interrati e talvolta chiusi da muri per
dare luogo a scantinati privati.
-
Esiste l'ipotesi che in passato Lodi fosse completamente attraversata da queste gallerie sotterranee che conducevano da fuori le mura al cuore della città.
-
L'utilità di questi passaggi era difensiva (erano una via di fuga), offensiva (consentivano improvvisi attacchi alle spalle di un nemico che cingeva la città), o per
approvvigionamenti in caso di assedio (derrate alimentari, ecc.).
-
Anche se non verificate esistono testimonianze dell'esistenza di queste gallerie, in quanto il Guicciardini ( 1483/1540) nel libro “Storia d'Italia: (dal 1490 al 1534)”
riporta un fatto avvenuto nel 1526:
-
<<...
da Milano, il marchese del Vasto con alcuni cavalli leggieri e con tremila fanti spagnuoli si spinse a Lodi senza tardare; e messa la
fanteria senza ostacolo per la porta del soccorso nella rocca, situata in modo che si poteva entrarvi per una via coperta naturale, senza
pericolo di essere battuto o offeso, dalla rocca entrò subito nella città, e si condusse insino in sulla piazza
>>
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere
e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo,
originale o derivato.