Castello Camozzi Vertova
Regione Lombardia
Provincia di Bergamo
Comune di Costa Mezzate
Documentazione fotografica
Intorno alla torre "bassa" (primo baluardo difensivo/offensivo risalente al 962) tra il Xll e Xlll secolo sorge il borgo di Costa Mezzate.
Il Castello Camozzi Vertova
Descrizione
Tipologia:
- Castello - presidio per il controllo dello sbocco della Val Cavallina e della Val Camonica.
Struttura:
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I nuclei originari del sistema di fortificazione di Costa di Mezzate furono due torri, erette nel 962 dall'imperatore Ottone I imperatore di Germania.
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Una posta sulla vetta del colle, come osservatorio, l'altra alla base di esso, come punto operativo.
- Il castello oggi, è un vasto complesso formato da più edifici, la parte nord è la più antica e mantiene, pur dopo un pesante restauro ottocentesco, il carattere
tipico dei manieri medioevali.
- Esternamente il castello si presenta con un grande giardino composto da alberi secolari.
- La cinta muraria possiede torri angolari che garantivano un’ottima difesa durante i combattimenti.
- Lungo la cinta muraria si trova un secondo ingresso, su cui sono scolpite nella pietra le insegne araldiche dei Vertova: Un leopardo e un’aquila con il motto
"Honor et gloria".
- All'interno del castello si trova un cortiletto cinquecentesco di forma rettangolare, delimitato su tre lati da un porticato, sorretto da archi romanici che si
appoggiano su eleganti colonne di arenaria.
- Sul lato nord del cortiletto interno è stata murata un’epigrafe a ricordo del capostipite della famiglia Vertova:
- «ALBERTUS ALBERTONUS DE CAPITANEIS DE VERTULA AD PACEM COSTANTIAE ORATOR ANNO MCLXXXIII ANTIQUIOR FAMILIAE D.D. COMITUM ET EQUITUM VERTUAE AUCTOR REPERTUS
ET PROPAGATOR BERGOMI».
Conservazione:
Storia:
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I nuclei originari del sistema di fortificazione di Costa di Mezzate furono due torri, erette nel 962 dall'imperatore Ottone I imperatore di Germania, in posizione
strategica per il controllo dello sbocco della Val Cavallina e conseguentemente della Val Camonica.
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Una posta sulla vetta del colle, come osservatorio, l'altra alla base di esso, come punto operativo.
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Intorno alla torre "bassa", nei secoli Xll e Xlll, sorse il borgo di Costa Mezzate.
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Tra il 1160 e il 1170 Albertus Albertonis de Vertua (Vertova), che nella scala nobiliare era equiparato a valvassore, fece costruire
a mezza costa il castello "Camozzi Vertova" per provvedere alla difesa di Bergamo nella guerra contro il Barbarossa (lega di Pontida).
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Dopo la sconfitta del Barbarossa nella battaglia di Legnano (1176), Alberto de Vertua, partecipò alla pace di Costanza (1183) e la città di Bergamo grata per i
suoi servigi, gli conferì il possesso del castello, divenendo così il capostipite dei Conti Vertova, in seguito Camozzi Vertova.
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Nel periodo delle Signorie, il castello fece parte, come Bergamo, della Repubblica di Venezia con il ruolo di difesa dei luoghi e degli abitanti della vallata.
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Durante le guerre tra Milano e Venezia si trovò al centro di fatti d’armi e quando nel 1380 le truppe di Bernabò Visconti saccheggiarono le terre di Bagnatica e di
Mezzate, il castello resistette senza cedere.
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Nel 1433, la Repubblica di Venezia, emanò, "in riconoscimento della fedeltà e in riconoscenza delle sciagure sofferte", un decreto che esentava per cinque anni da ogni
carico reale, personale e misto quei di Bagnatica e Mezzate.
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Dopo la pace di Lodi (1454), il castello perse la sua funzione militare e diventò una residenza rinascimentale, subendo, dal XVl al XlX secolo, trasformazioni ed
integrazioni sino ad assumere l'aspetto attuale.
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Notevole fu il contributo dato dalla famiglia Camozzi alle lotte per l’Unità d’Italia, soprattutto attraverso i fratelli Gabriele e Giovan Battista, che fu sindaco
di Bergamo nel 1860 e senatore del regno.
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Garibaldi fu più volte ospite del castello, dal quale una colonna di volontari, chiamata colonna Camozzi e comandata da Gabriele, mosse per soccorrere Brescia, che
sosteneva un’eroica resistenza contro gli austriaci.
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