Castello di Bornato
Regione Lombardia
Provincia di Brescia
Comune di Cazzago San Martino in Franciacorta
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
- Il Castello di Bornato è un classico esempio di trasformazione dell'utilizzo di un sito con posizione dominante, da una funzione prettamente dedicata alla difesa
ed al controllo del territorio a quella di un belvedere di una elegante villa rinascimentale in stile neogotico (sec.XVI) con "vista" sui propri possedimenti.
Struttura:
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Il luogo fu in origine una fortificazione romana eretta lungo la strada consolare per Bergamo.
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La posizione elevata permetteva il controllo di tutto il territorio circostante e nelle giornate più limpide, di arrivare a scorgere gli Appennini.
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Il percorso di avvicinamento all’unico accesso del castello, venne costruito in modo che le persone armate dirette al castello, fossero obbligate a mostrare agli gli
spalti la parte destra, non protetta perché teneva la spada o la lancia, mentre lo scudo, solitamente portato con il braccio sinistro, rimaneva in una posizione
praticamente inutile.
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Per dotare il palazzo di uno spazio esterno più esteso venne creato, nella zona antistante il fronte principale, un giardino pensile.
Conservazione:
- Buono stato di conservazione.
Storia:
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Il nucleo centrale del Castello deriva da una roccaforte romana, che nel 1270, Inverardo da Bornato ampliò e rinforzò con una cerchia di mura merlate con torri, fossato
e ponte levatoio, dandogli l’aspetto che tutt’ora conserva.
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Il nipote di Inverardo, Giambellino, fu un grande mecenate per letterati ed artisti del tempo, così da formare intorno a sé una corte colta ed illuminata, di cui anche
Dante Alighieri fu partecipe.
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Il feudo fu attraversato tuttavia da un periodo di decadenza a partire dal 1326, quando Azzone Visconti invase tutta l'area della Franciacorta.
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Nel 1436 Antonio Martinengo, condottiero bresciano al servizio di Venezia, diresse da qui le operazioni che portarono alla vittoria sulle milizie milanesi.
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Nel 1562 il castello fu ceduto ai Gandini, il cui stemma si trova sull’ingresso.
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A loro si deve l’edificazione della villa, costruendo sui dei locali di antichissima origine un’ala nuova con sale affrescate e con la facciata elegante, mutando
completamente l'aspetto del complesso.
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Tra il 1810 e il 1844, avvenne una risistemazione dei vari corpi di fabbrica posti a nord della villa, tra cui la torre del mastio e la cappella privata dedicata a
San Francesco, rifacendo in stile neogotico gli edifici sopravvissuti alle vicissitudini dei vari conflitti.
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